Le esplorazioni che hanno portato alla scoperta di terre ignote all'uomo grazie a esploratori come Cristoforo Colombo, Marco Polo, Amerigo Vespucci e Vasco da Gama.
Da secoli e secoli l'uomo va alla ricerca di nuovi Paesi per motivi militari, economici, politici e scientifici: nel secondo millennio a.C. i Fenici si spinsero sino alla Spagna e all'Africa, nel quinto secolo a.C. il cartaginese Annone guidò una spedizione che portò fino al Golfo di Guinea. Grazie ad Alessandro Magno si ebbero conoscenze geografiche dell'Asia.
E sempre in Asia, precisamente in quella centrale, giunsero gli Arabi tra l'ottavo e il nono secolo d.C. e nel medesimo periodo i Normanni riuscirono a penetrare in Groenlandia dopo aver esplorato l'Atlantico Settentrionale; non si può ignorare Marco Polo, capace di arrivare a Pechino via terra e di rientrare a Venezia tramite l'Oceano Indiano e le Indie Orientali.
Quando si è in tema di esplorazioni si fanno i nomi di Bartolomeo Diaz, di Vasco da Gama, di Ferdinando Magellano e dell'ancor più noto Cristoforo Colombo; una delle ultime parti del mondo a essere oggetto di esplorazioni fu l'Oceania, intorno al sedicesimo secolo. Grazie a questi esploratori e alla loro fame di conoscenza possediamo importanti informazioni sulla geografia di vaste aree del mondo in cui viviamo.
Agli inizi del Novecento furono conquistati il Polo Nord e il Polo Sud, rispettivamente da Peary e da Amundsen un paio di anni dopo; sul nostro portale ci occuperemo dei maggiori esploratori e delle loro fondamentali scoperte.
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I primi grandi viaggi di esplorazione
I viaggi di esplorazione
Spinto da ragioni commerciali ed economiche, oltre che militari e politiche, l'uomo ha scritto la storia delle esplorazioni geografiche. I mercanti egizi si spinsero nella Nubia, risalendo il corso del Nilo, poi nella Penisola del Sinai e in Siria. Per motivi quasi esclusivamente commerciali, anche i Fenici si spinsero nell'Atlantico, fondando Gadir, Cadice.
Passaggio a Nord Ovest e a Nord Est
La ricerca del passaggio a Nord Ovest e del passaggio a Nord Est
Nel corso del Cinquecento la rotta atlantica per le Indie orientali scoperta da Magellano si mostrò più ardua di quella che passava per il Capo di Buona Speranza, cosa che spinse alla ricerca di altre vie marittime più brevi e agevoli che unissero l'Asia Orientale e l'Europa, passando a Nord dell'America o della stessa Europa. Si trattava della "ricerca del passaggio di Nord Ovest" e della "ricerca del passaggio di Nord Est".
La conoscenza dell'Africa e dell'Asia
La graduale conoscenza dell'Africa e dell'Asia
Il cuore dell'Africa fu esplorato, insieme all'Australia, tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. Lo scozzese Mungo Park, il tedesco Heinrich Barth e l'inglese Richard Lander sono soltanto alcuni dei primi nomi da citare tra i suoi primi esploratori.
Le Esplorazioni
Le esplorazioni che hanno portato alla scoperta di terre ignote all'uomo grazie a esploratori come Cristoforo Colombo, Marco Polo, Amerigo Vespucci e Vasco da Gama.
Da secoli e secoli l'uomo va alla ricerca di nuovi Paesi per motivi militari, economici, politici e scientifici: nel secondo millennio a.C. i Fenici si spinsero sino alla Spagna e all'Africa, nel quinto secolo a.C. il cartaginese Annone guidò una spedizione che portò fino al Golfo di Guinea. Grazie ad Alessandro Magno si ebbero conoscenze geografiche dell'Asia.
I Viaggi degli Esploratori
I viaggi degli esploratori
All'epoca dei Romani e dei Greci era quasi impensabile riuscire a conoscere territori lontani da quelli in cui essi avevano le proprie radici; il campo delle conoscenze si ampliò solamente con le prime esplorazioni: Alessandro Magno, per esempio, arrivò nel Nord dell'India spingendosi addirittura fino all'Asia centrale e dunque verso quello che allora era ritenuto l'ignoto.
Le Scoperte degli Esploratori
Le scoperte degli esploratori
Sul finire del Duecento Marco Polo ebbe il merito di farci conoscere l'Estremo Oriente per mezzo del suo lungo viaggio intrapreso alla volta dell'Asia (rimase in questi territori per più di quindici anni, in seguito ai quali ritornò a Venezia); Bartolomeo Diaz, circa duecento anni più tardi, cominciò i suoi primi viaggi passando per il Sud delle coste africane fino a doppiare Capo di Buona Speranza, in Sudafrica, nonchè estremità meridionale della Penisola del Capo.
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